In fondo alla Piazza Matteotti, una fila di case cela i resti di un Anfiteatro Romano del I sec. d. C., ricavato in una depressione del terreno (la veduta migliore è da una terrazza naturale sul lato opposto accessibile da via dell’Anfiteatro). La cavea misurava metri 80 x 110; la sua forma ellittica è ancora leggibile tra il muro dell’orto che delimita l’antica arena e gli edifici ricavati nella cavea. Aveva due ordini di gradinate in opera cementizia con rivestimento in opus reticolatum, parzialmente conservato; l’ingresso era rivolto verso la piazza, dove è ancora un portale con un bugnato a cuscinetto del sec. XVI. E’ stata avanzata l’ipotesi che l’arena fosse predisposta per ospitare naumachie, sfruttando l’acqua del Sanguinone, che defluiva in un grande canale passando sotto Piazza Nova per sboccare nell’orto di S. Rufino.
Testi Gentilmente offerti da: Editrice Minerva Assisi